“Un brand è un’entità vivente, che si arricchisce o si indebolisce progressivamente nel tempo, il prodotto di mille piccoli gesti ” – Michael Eisner
Che cos’è la Brand Identity?
In poche parole, la Brand Identity o identità di brand è ciò che vedono i tuoi consumatori. È la fusione di tutti gli elementi visivi che vengono accuratamente selezionati e utilizzati per raccontare la storia del tuo brand. Ciò include componenti di design come i caratteri tipografici e le palette dei colori, il logo, il packaging di un prodotto, il web design, la grafica per i social media, il materiale di marketing e altro ancora. Include anche elementi del brand che i consumatori possono ascoltare, annusare, gustare, sentire e guardare in movimento.
Brand, branding e logo
Questi termini vengono spesso confusi erroneamente anche da esperti di marketing. È importante conoscere le loro differenze per comprendere a fondo la Brand Identity.
Il tuo brand è il rapporto intangibile tra te e il consumatore. Comprende tutte le esperienze, emozioni, pensieri e valori che le persone associano alla tua azienda.
In un mercato che permette scelte infinite, il tuo brand è ciò che convince i consumatori a sceglierti.
Consideriamo Apple, per esempio. Probabilmente i loro prodotti si differenziano poco da altri sul mercato. I loro smartphone e computer portatili però sono significativamente più costosi di quelli che altre aziende offrono.
Nonostante ciò, tantissimi utenti Apple si accampano ancora fuori dai negozi la sera prima del lancio ufficiale di un nuovo prodotto per acquistare le ultime versioni di iPhone e Macbook.
Una fedeltà al brand così forte è frutto della connessione emotiva che Apple ha costruito con i suoi consumatori.
Questo tipo di connessioni emotive, tuttavia, non si creano dall’oggi al domani. Sono spesso il risultato di una strategia a lungo termine attentamente pianificata. Questa strategia si chiama branding. È il processo end-to-end di creazione, definizione e comunicazione di un brand. Le grandi aziende arrivano a spendere milioni per creare la perfetta strategia di branding. Molte non riescono nemmeno a centrarla al primo tentativo.
Infine, il logo è solo un aspetto della tua Brand Identity. È l’elemento visivo più in vista e più coerente.
Spiegare la creazione di un logo richiederebbe un intero articolo a parte. Per riassumere, possiamo dire che i grandi loghi sono quelli che sono si sanno distinguere essendo chiari, efficaci, versatili e ben progettati. Come tutti gli altri aspetti del brand, richiedono una ricerca approfondita e un’attenzione particolare ai dettagli.
Come si crea la Brand Identity?
Ora che abbiamo definito in modo esauriente tutti i termini pertinenti, è il momento di costruire la tua Brand Identity.
1. Che tipo di business?
Potrebbe sembrare una domanda ovvia, ma rimarrai sorpreso dal numero di imprenditori che non hanno una risposta chiara.
Fatti 3 semplici domande:
- Qual è il tuo mercato di riferimento?
- Qual è la tua value proposition?
- Qual è il tuo modello di business?
Nessuna attività è pensata per rivolgersi a tutti. Non importa quanto attraente possa universalmente apparire il tuo prodotto, ci sarà sempre un segmento della popolazione che il tuo prodotto o servizio attira di più. Questo segmento è quello che chiami mercato di riferimento. È il gruppo di consumatori a cui rivolgi maggiormente, se non per la totalità, azioni di marketing, sviluppo del prodotto e attività di vendita.
La selezione del mercato di riferimento richiede spesso ricerche approfondite e un estenuante processo fatto di prove ed errori. All’inizio alcuni brand preferiscono iniziare con un ampio raggio per poi restringere il campo identificando il loro mercato ideale in base alla composizione demografica dei clienti abituali. Altri eseguono molteplici sondaggi e interviste di gruppo anche prima che i loro prodotti vengano ufficialmente lanciati. In ogni caso, l’obiettivo è individuare un segmento definito chiaramente.
La value proposition si riferisce alla proposta di vendita che rende unica della tua azienda. È l’aspetto, la caratteristica o la promessa del tuo prodotto che ti differenzia da tutti gli altri concorrenti nel tuo settore. Può essere qualcosa di apparentemente ovvio come un packaging colorato o un sapore particolare, oppure complesso come un tipo di make up o un sistema di rimborsi “cash-back” automatici.
Una forte value proposition risolve un importante problema per il tuo mercato di riferimento. Un buon esempio di ciò è Uber.
Per i clienti, Uber ha rappresentato una soluzione a tutto quanto non funzionava con i trasporti pubblici. Era basato su un sistema trasparente, sicuro e comodo da usare quanto toccare i pulsanti dello schermo di uno smartphone.
Tuttavia, la tua value proposition non deve essere sempre basata sulla funzionalità. A volte, ciò che i prodotti offrono è uno stile di vita o qualcosa di altrettanto intangibile.
Basta considerare la maggior parte dei brand di lusso. Quello che offrono è il sogno di far parte di un’élite.
Molte persone traggono particolare soddisfazione dal catturare l’attenzione di amici e familiari quando indossano accessori costosi. Altri considerano gli acquisti di lusso come il conseguimento di un successo personale di qualche tipo: una rappresentazione fisica di anni di sacrifici.
Infine, il tuo modello di business è incentrato sulla sostenibilità delle attività correlate. La tua value proposition e il mercato di riferimento sono componenti importanti, ma è necessario considerare anche le fonti delle tue entrate, i canali di distribuzione, i costi, le attività chiave e i partner.
Prima dell’avvento di internet, il modello di business tipico era un semplice negozio di mattoni. Se qualcuno voleva comprare qualcosa, doveva uscire di casa e recarsi presso un esercizio commerciale.
Col passare del tempo, le aziende sono diventate più innovative grazie alle nuove modalità di vendita. Molte aziende oggi operano esclusivamente online, vendendo i propri prodotti tramite il proprio sito web, una app o piattaforme di e-commerce.
Alcune aziende non vendono più nemmeno direttamente ai consumatori. Offrono servizi gratuiti e guadagnano invece con gli annunci pubblicitari e i dati raccolti.
Una semplice ricerca su Google può fornirti numerosi case studies per guidarti nella scelta del giusto modello di business. Ma non cercare soltanto casi di successo! È altrettanto importante imparare dai modelli di business andati incontro al fallimento per sapere quali errori evitare.
2. Quale personalità?
Dopo aver chiarito gli aspetti fondamentali della tua attività, è il momento di determinare la personalità del tuo brand. Il modo più semplice per farlo è immaginare che sia una persona reale.
Inizia identificando tutte le caratteristiche di base. Quanti anni ha? Dove vive? Quanto guadagna? Che lavoro fa? È sposato? Ha figli? Di che sesso sarebbe?
Immagina poi il suo aspetto fisico. Alto o basso? Giovane o vecchio? Veste sportivo o indossa abiti formali? È alla moda? Ha un piercing? Ha la barba?
Decidi quindi attività e interessi. Gli piace fare sport? Guarda la TV? Frequenta bar o pub? Fa acquisti per svago o solo per necessità? Viaggia? Quali programmi guarda? Che musica ascolta?
Infine, individua tutti gli elementi intangibili. Che lingua parla? Usa un tono autorevole o disinvolto? È un tradizionalista o gli piace rompere gli schemi? Farei amicizia con questa persona o la rispetterei senza frequentarla? Come mi fa sentire questa persona?
Alcune aziende mettono insieme tutti questi aspetti in una mood board per visualizzarli più facilmente. Puoi inserire immagini, video, citazioni, pattern, palette di colori e forme particolari.
Le mood board digitali sono ottime se preferisci utilizzare una varietà di mezzi diversi e se collabori con un team numeroso che lavora da remoto. Tuttavia molte aziende, in particolare quelle nel campo dell’architettura o del fashion design, creano ancora collage tradizionali per il tipo di impatto che riescono a ottenere con il materiale e le texture utilizzate.
3. Quali elementi?
Ecco la parte divertente: mettere insieme l’aspetto generale del tuo brand. Soprattutto per le aziende emergenti, i primi 6 elementi da sistemare sono: palette dei colori, tipografia, logo, pattern, stile grafico, stile delle foto.
L’obiettivo è creare un insieme di elementi del brand che si completino a vicenda e riflettano la stessa personalità. Quando gli elementi sono incoerenti, i consumatori rimangono confusi e incerti, non sapendo se fidarsi o meno del messaggio che ricevono.
È importante essere consapevoli dei significati e dei simboli associati a ciascun elemento. Ad esempio, quando si tratta di colori, l’arancione è tipicamente associato alla giovinezza e all’energia, mentre il blu all’affidabilità e alla fiducia.
Anche i caratteri tipografici hanno significati differenti. Ad esempio, i font Serif (come quello che sto usando in questo momento) tendono a sembrare più formali, sofisticati e maturi. In genere vengono utilizzati per titoli e altri testi che richiedono enfasi. Esprimono anche un tono autorevole.
E se non sono un designer? Non so nulla sulla creazione di palette di colori o sulla scelta dei font giusti!
Non è necessaria una grande conoscenza del design per scegliere gli elementi giusti. Ci sono centinaia di strumenti gratuiti online per aiutarti. I software per creare palette dei colori o accoppiamenti di font sono buoni punti di partenza quando sei in cerca di ispirazione. Continua a fare prove finché non trovi i set che corrispondono alla personalità del tuo brand. Fatto questo, procedi pure con le modifiche che ritieni necessarie.
Se invece vuoi iniziare da zero, ci sono anche tantissimi tutorial online. Utilizza parole chiave pertinenti come “per principianti” o “101” durante la ricerca. Questo ti permette di trovare gli articoli giusti per il tuo livello di esperienza. Puoi anche consultare risorse online utili come Videomaker o Designmaker per trovare elementi interessanti per le tue attività di branding. Di solito, i siti dove è possibile creare palette di colori e accoppiamenti di font presentano blog con articoli che spiegano anche come selezionare le risorse giuste.
Lo stesso vale quando si tratta di grafica, pattern e fotografie.
4. Quali touch points?
Un altro aspetto essenziale della Brand Identity è la scelta dei canali appropriati per interagire con I tuoi clienti. Questi canali sono chiamati touch points o punti di contatto. Ognuno ha uno scopo unico, che va dall’aumento della consapevolezza del brand, all’incoraggiamento all’acquisto, alla garanzia della qualità e così via. Alcuni esempi sono il sito web, le pagine dei social media, le newsletter, le recensioni dei prodotti, i centri di assistenza online, le attività di marketing offline e molto altro.
Non tutti i touch points sono sotto il tuo controllo. Alcuni, come le recensioni dei prodotti, sono nelle mani del consumatore. Pertanto, è importante che ogni punto di contatto che puoi controllare garantisca una sana soddisfazione del cliente.
Per identificare i tuoi touch points, prova a metterti nei panni del tuo consumatore ideale.
- Quali sono i principali problemi che desideri risolvere?
- Quali media utilizzi di più?
- Cosa ti motiverebbe ad acquistare un prodotto?
- Dove andresti dopo aver acquistato un prodotto?
Mettendo insieme tutti questi elementi puoi ottenere una chiara mappa del percorso del cliente o customer journey map, che puoi utilizzare per comunicare in modo efficace con il tuo pubblico di riferimento. La maggior parte dei brand avrà una combinazione di quanto segue:
Una volta che hai preparato un elenco ideale di touch points, controlla se presentano queste 4 caratteristiche cruciali.
- Appropriato: completa il tono e la personalità del tuo brand
- Rilevante: corrisponde alle esigenze e alle abitudini del consumatore
- Significativo: serve alla sua funzione di punto di contatto, ad es. fornisce informazioni utili o crea una connessione emotiva
- Accattivante: crea un legame o una relazione con il tuo cliente
5. Aggiornati quando è necessario!
Finalmente hai finito! Hai identificato il tuo core business, creato la personalità del tuo brand, individuato tutti gli elementi fondanti e selezionato i touch points dei consumatori. Puoi ora assaporare questo momento, mentre hai finito di gettare le basi del tuo brand.
Ma il tuo lavoro non finisce qui.
Ogni due anni, aggiorna gli elementi e le caratteristiche fondamentali per stare al passo con i tempi. Il brand, proprio come il tuo cliente, è un’entità vivente, in continua crescita, evoluzione e adattamento alle mutevoli esigenze del mondo.
Se ti sei perso, rileggi questo articolo e segui i passaggi.
In pochissimo tempo avrai sviluppato una Brand Identity forte e memorabile.